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Le riprese su Freerider – freesolo di Alex Honnold
                   

Pubblicato il 15 - 01 - 2019

Le riprese su Freerider – freesolo di Alex Honnold

Come si fa a filmare una salita in free solo su una gigantesca parete alta quasi 1000 metri?

Un’impresa che va ben oltre l’immaginazione del climber medio e no, non stiamo parlando soltanto della salita.

Freerider 5.12d (7c+), una via che per molti rappresenta l’obiettivo di una vita, 32 tiri. I tiri chiave, dal punto di vista delle riprese, sono 5 o 6. Insieme permettono di rappresentare al meglio l’impresa di Alex Honnold.

Free Blast Slab: una placca estremamente scivolosa, solo il grip delle suole vi può far andare su. Le riprese non potevano non concentrarsi su questo elemento per cercare di far comprendere la delicatezza e la precisione dei movimenti di Alex

Boulder Problem:  un blocco che potrebbe esser gradato V8. Qui era veramente impossibile non temere per la vita di Alex e per non farglielo percepire e non influenzarlo il tiro è stato filmato da remoto. Ovviamente con tutti i problemi connessi a queste telecamere: messa a fuoco, durata delle batterie…

Enduro Corner: Un tiro veramente lungo dove la ghisa si fa sentire molto in fretta. Di solito ci vogliono ore per salire questa sezione, mentre Alex Honnold ci ha impiegato solo pochi minuti. Qui tante riprese dall’alto per enfatizzare il vuoto e l’esteticità del tiro.

La salita è stata costantemente ripresa sia dal basso per le riprese dalla distanza sia grazie a uomini che “correvano” su e giù per le varie sezioni, trasportando attrezzatura per oltre 20kg.

Insomma abbiamo capito che per filmare una grande impresa ci va una grande impresa.

ph. Reese Reissig / Red Bull Content Pool