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Natalia Mastrota quando la montagna e lo sport diventano vita
                   

Pubblicato il 09 - 06 - 2022 | Di M. Conforti

Natalia Mastrota quando la montagna e lo sport diventano vita

Natalia Mastrota ha lo scorso 23 maggio, siglato il primo ‘From 0 to’ al femminile, mettendosi in gioco in tre differenti discipline: ciclismo, trail running e arrampicata.

L’atleta è partita dal lungomare di Gijón e in sella alla sua bicletta ha percorso prima 135 chilometri fino a Sotres, da lì Natalia ha raggiunto l’attacco del Pico Urriellu correndo per 18 chilometri (dislivello di 1.800 metri) lungo i sentieri del Parco Nazionale dei Picos de Europa e come ultima sfida ha  arrampicato i 500 metri da prima di cordata della parete sud del Pico Urriellu, toccando la cima della montagna simbolo delle Asturie concludendo così il suo “From 0 to” in 10 ore e 45 minuti.

Natalia Mastrota e la sua bici

Un crono ben al di sotto dei pronostici, che prevedevano un tempo massimo di 14 ore. L’impresa di Natalia Mastrota è stata filmata dai video maker Alessandro Beltrame e Klaus Dell’Orto e sarà raccontata nel film “From 0 to Natalia” prodotto da AGB Video.

Atleta, mamma, sportiva e sempre in cerca di qualcosa di nuovo superando giorno dopo giorno i suoi limiti questo in sintesi il ritratto di Natalia Mastrota. Classe 1995, nasce a Milano e inizia fin da piccola a praticare sport con le competizioni equestri insieme alla mamma a cui si aggiunge la passio e per lo sci e in particolar modo lo skialp che già a 14 anni la vede nelle prime competizioni a Bormio a cui aggiunge il trail running durante i mesi estivi.

Oggi con un palmares dove spiccano in skialp il 2 e 3 posto rispettivamente nel ISMF World Cup Alpiniski in Svizzera e ISMF World Cup Skialp Race Ahrntal in Italia, nei trail nel 2019 10th Pierra Menta (FRA), il Gran Trail Courmayeur e il secondo posto al Restonica Trail in Francia.

Natalia è anche atleta del Team Vibram da 5 anni dove ha la possibilità di testare personalmente i materiali fra cui le five finger, le simpatiche scarpe con le dita, che utilizza per un defaticamento del piede in modo naturale fra una gara e l’altra seguendo anche la campagna “Move Freely”.

Natalia Mastrota

Come hai iniziato ad entrare nel mondo dello sport a livello agonistico

E’ stato un processo graduale; di gare ne facevo già con mia mamma in equitazione su i tracciati a ostacoli ma la passione per la montagna e lo scialpinismo mi hanno fatto fare le prime gare a Bormio e poi ho iniziato ad alternane lo scialpinismo d’inverno con il trail running d’estate. Mi è sempre piaciuto nello sport anche l’aspetto agonistico.

Negli anni ho dovuto interrompere la mia “carriera” sportiva con la nascita dei miei due bambini. Non è stato facile riprendere ma con buona volontà, un bell’aiuto da parte del mio compagno e tanta determinazione ci sono riuscita. Ci vuole un’ottima organizzazione, forse che avevo già dovuto mettere in pratica quando facevo le gare da ragazza e dovevo far conciliare scuola a sport.

Qual è il tuo allenamento base

Attualmente vivo a Chamony per cui molti sport li pratico senza quasi spostarmi da casa, poi, mio marito è una guida alpina per cui capisce le mie esigenze e ci riusciamo ad alternare con i bambini se non andiamo insieme ad allenarci. Nei mesi estivi mi alleno fra bici e corsa in montagna e d’inverno mi dedico allo scialpinismo.

Tutti gli sport che si possono fare in montagna sono la mia passione, a settembre dovrei iniziare il corso per diventare istruttore d’arrampicata, ho già superato le selezioni, sarà un anno molto impegnativo. Attualmente sono accompagnatrice di media montagna. Non seguo una dieta troppo restrittiva, mi piace mangiare bene e cucinare quando ne ho tempo e sono ben contenta quando devo fare il carico dei carboidrati.

La tua famiglia ti ha sempre appoggiata nella scelta sportiva

Si, mia madre conosce bene il mondo delle gare anche se in altri settori mentre invece mio padre ama la corsa in montagna e i trail, quando può mi fa anche d’assistenza nelle gare molto lunghe. Posso dire che ho sempre avuto ogni tipo di appoggio e ne sono grata.

Cosa significa per te il “from 0 to…”

L’idea, “ From 0 to…” si rivolge ai piccoli gruppi di appassionati per permettere di seguire le tracce dei pionieri, ognuno al suo ritmo e con i suoi tempi. Il mio mantra è  “Troppa prudenza uccide l’avventura, troppa poca anche.” In ogni passo bisogna sempre avere la massima concentrazione, certe avventure non s’improvvisano.

Foto Alessandro Beltrame & Klaus Dell’Orto